Anche quest’anno la finanziaria ha portato diversi cambiamenti che riguardano le detrazioni fiscali per l’edilizia nel 2023 ma rimangono comunque molte agevolazioni concesse dallo stato che rendono conveniente ristrutturare casa.
Tra le principali novità per il 2023 c’è la cancellazione del bonus facciate, terminato con il 31 dicembre 2022. Sono invece confermati con le stesse regole e aliquote e prorogati a tutto il 2024 sia il sismabonus che l’ecobonus standard e il bonus ristrutturazione.
Per quanto riguarda il famoso Superbonus 110%, dal 1° gennaio 2023 la sua aliquota si riduce al 90%.
Rimangono inoltre in vigore le regole introdotte dal Decreto Antifrode nel 2022 che, nell’ottica di limitare eventuali illeciti, prevedono:
- la necessità di presentare un Visto di Conformità che attesti che tutti i lavori rientrano nel bonus che si richiede e che tutti i prezzi dei lavori sono coerenti con quelli previsti;
- la necessità di procedere alla conferma dell’idoneità dei lavori all’accesso al bonus richiesto
Ma vediamo nello specifico quali sono e come funzionano le detrazioni fiscali per l’edilizia nel 2023.
Detrazioni fiscali 2023: il bonus ristrutturazioni con detrazione al 50%
Il Bonus Ristrutturazioni è stato confermato tra le detrazioni fiscali 2023 con le stesse norme e aliquote degli anni precedenti.
Questo bonus riguarda i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, lavori di ristrutturazione e di risanamento conservativo e prevede una detrazione del 50% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 96.000€.
La detrazione può avvenire in 10 anni, con 10 rate di pari importo, richiedendo il bonus in fase di dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730 o il modello Unico, ma è anche possibile optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura.
Per accedere a questo bonus non è sempre obbligatoria la comunicazione all’ENEA ma dipende dal tipo di lavori che si intraprendono: in questa pratica guida è possibile verificare quando è necessaria la comunicazione.
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Detrazioni fiscali 2023: Ecobonus e Sisma Bonus
Anche in questo caso non sono stati introdotti cambiamenti sostanziali rispetto allo scorso anno per quanto riguarda l’Ecobonus e il Sisma Bonus standard.
Questi bonus riguardano gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, di riduzione del rischio sismico ma anche l’installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
L’Ecobonus comporta delle detrazioni che possono andare dal 50% al 65% a seconda degli interventi effettuati su case private, che salgono a 70% o anche 75% se gli interventi sono effettuati su parti comuni di edifici condominiali.
In caso gli interventi siano volti a ridurre il rischio sismico di un edificio e comportino il miglioramento di almeno due classi di rischio la detrazione può salire all’80% per le singole unità immobiliari e 85% per le parti comuni di edifici condominiali.
Anche per queste detrazioni fiscali nel 2023 sarà possibile recuperare il credito in 10 anni attraverso 10 rate di pari importo oppure è possibile richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura. Come previsto dal Decreto Antifrode dello scorso anno, però, per richiedere questo bonus è obbligatorio presentare Visto di Conformità dei lavori e asseverazione della congruità dei prezzi.
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Il Bonus verde rimane tra le detrazioni fiscali 2023
Anche il bonus verde è stato confermato tra le detrazioni fiscali 2023 e prorogato fino al 2024.
La detrazione potrà ammontare al 36% delle spese sostenute per gli interventi straordinari sulle aree verdi private pertinenti a edifici già esistenti.
La spesa massima sarà di 5000€ (quindi saranno detraibili massimo 1800€) e l’importo potrà essere recuperato in dichiarazione dei redditi in 10 anni, ripartito come sempre in 10 rate di pari importo.
In questo caso, la possibilità di richiedere la detrazione NON è vincolata ad un intervento di ristrutturazione, tuttavia NON è possibile richiedere lo sconto in fattura o procedere alla cessione del credito.
Bonus barriere architettoniche prorogato fino al 2025
Sembrava sarebbe sparito ma gli ultimi emendamenti della Legge di Bilancio 2023 hanno provveduto a prorogare anche il bonus barriere architettoniche fino al 2025, confermando la detrazione al 75%.
Diventa quindi possibile richiedere il bonus barriere architettoniche per i lavori di eliminazione delle barriere che ostacolano la mobilità o per l’installazione di automazioni volte a superare le barriere architettoniche fino al 31 dicembre 2025.
La detrazione rimane del 75% su importi massimi variabili fino a 50000€ a seconda degli interventi effettuati e l’importo potrà essere recuperato in 5 anni, con 5 quote di pari importo.
L’unica differenza introdotta riguarda dunque solo le deliberazioni dei lavori in sede di assemblea condominiale, per le quali è necessaria la maggioranza dei partecipanti, a patto che rappresentino almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.
Novità nelle detrazioni fiscali 2023: il bonus idrico e bonus caldaia
La nuova finanziaria ha portato anche qualche bella novità tra le detrazioni fiscali per l’edilizia 2023, come ad esempio il bonus idrico e il bonus caldaia.
Il bonus idrico è certo un piccolo bonus ma può essere molto utile: riguarda infatti gli interventi per migliorare l’efficienza idrica di una unità immobiliare, come ad esempio l’installazione di nuovi rubinetti e sanitari che aiutano ridurre la quantità di acqua utilizzata
Il bonus può essere richiesto per:
- la fornitura e posa in opera di vasi sanitari con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri
- la fornitura e posa in opera di rubinetti e soffioni doccia con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 9 litri al minuto
Il bonus idrico ha valore di 1000 euro e può essere richiesto accedendo tramite SPID o CIE (Cart d’Identità Elettronica) al sito del Ministero della Transizione Ecologica e compilando un apposito modulo.
Anche il bonus Caldaia premia coloro che si impegnano nel miglioramento dell’impatto ambientale della propria abitazione.
Questo importante bonus infatti prevede una detrazione del 50% o del 65% sulle spese sostenute per la sostituzione della caldaia e per gli interventi sull’impianto di riscaldamento volti a migliorarne l’efficienza energetica, fino ad un massimo di 100.000€.
Superbonus 2023: l’aliquota scende al 90%
Era già previsto all’interno del DL Aiuti dello scorso anno e la Legge di Bilancio 2023 l’ha confermato: la detrazione prevista dal famoso Superbonus scenderà al 90% sia per i condomini, sia per gli edifici da 2 a 4 unità immobiliari, sia per le singole unità immobiliari.
Per i condomini, sono state previste alcune eccezioni, per cui potranno usufruire ancora della detrazione al 110% se:
- l’assemblea ha deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la Cilas è stata presentata entro il 31 dicembre 2022
- l’assemblea ha deliberato i lavori tra il 19 e il 24 novembre 2022 e la Cilas è stata presentata entro il 25 novembre 2022
- la richiesta del titolo abilitativo per gli interventi di demolizione e ricostruzione è stata presentata entro il 31 dicembre 2022.
Anche per gli edifici con 2 o 4 unità immobiliari potranno fare eccezione ed usufruire della detrazione al 110% se:
- la CILAS è stata presentata entro il 25 novembre 2022;
- il titolo abilitativo, per una demolizione e ricostruzione, è stato richiesto entro il 31 dicembre 2022.
Per tutti gli altri l’aliquota di abbassa al 90%, mentre rimangono inalterati i requisiti per accedere al Superbonus, i lavori che vi rientrano e le regole per richiederlo.
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